Con questo singolo uscito lo scorso 27 maggio, la cantante musicista e cantautrice reatina di nascita, Leda Battisti, ha voluto omaggiare la Puglia e, in particolare, quella terra del Salento che le è rimasta nel cuore non solo per la sublimità del suo meraviglioso paesaggio, ma anche per il calore e l’ospitalità della gente. E’ il risultato di una empatia che si è creata durante una tournée nelle varie province della Puglia che ha enfatizzato il rapporto umano con le persone capaci di esprimere amicizia e sentimenti profondi. E’ la caratteristica personale di Leda Battisti che soprattutto attraverso i suoi testi ci conduce per mano in un mondo fatto di poesia, quasi fosse la chiave per vedere il mondo con gli occhi di chi, nonostante tutto, ama la vita, la natura, i tramonti, il sole, il mare e il vento, come meravigliosi momenti che servono da terapia nel ritrovarsi nella propria interiorità. Detto questo, ascoltiamo Leda Battisti in questa bellissima intervista piena di umanità e scopriamo insieme attraverso le sue parole la sensibilità che si manifesta attraverso l’estrinsecazione della sua anima di cantautrice, che fa della musica e dei suoi testi il meraviglioso mezzo per arrivare al cuore di ognuno di noi.
Leda, come nasce l’idea di scrivere parole e musica di “Sole, mare e vento”.
“Ho scritto questa canzone in un momento buio della mia vita. E’ una sorta di rinascita che si evidenzia nel desiderio di ritornare alle origini nelle sonorità mediterranee e anche nelle vocalità molto riconoscibile delle mie caratteristiche melodiche. E poi perché mi piaceva la sonorità, visto che scrivo le mie canzoni componendo prima la musica, ci metto una sorta di finto inglese e poi metto il testo in italiano. In questo caso le parole davano questa assonanza piacevole che si riflettevano su quanto avevo provato nella mia vacanza in Salento, un periodo che mi ha rigenerato dal punto di vista psicologico. Il profumo del mare, i colori, il cielo terso, il blu che ti fa guardare il cielo e ti fa dire quanta fortuna abbiamo di vivere, ecco, tutte queste cose mi hanno incantato e creato una sorta di magia tale da scrivere un pezzo attraverso una musica che ha sempre qualcosa di immaginifico. Ho sempre creduto in tutto ciò. E quindi questo amore che ti travolge e ti fa rinascere come la fenice dalle sue ceneri, rappresentava l’idea della mia creazione musicale. E quindi il sole che ti accarezza, il mare canta e il vento danza con le onde”.
Questo singolo che appare subito piacevole e brioso dal punto di vista musicale, ha forti radici di raffinatezza sentimentale nell’interpretazione della tua voce che risulta molto chiara e limpida nelle tonalità. Hai dovuto fare molte prove prima di arrivare a questo risultato?
“No, io sono una che va molto a braccio. Come si dice “Buona la prima”. Quando vado nel mio studio di Recording, di solito la prima traccia è quella istintiva, quella in cui sento che è venuta meglio e quindi mi rivedo. Devo anche dirti che assieme al mio produttore Andrea Battaglia abbiamo optato insieme di non ricorrere all’aiuto dell’Autotune Antares, così come si usa fare oggi in tante sale di registrazione. Sono una musicista diplomata in chitarra classica e mi piace cantare accompagnandomi anche dal vivo con la mia chitarra. Come si dice: “Me la canto e me la suono da sola”. Per me è come ritornare al passato, non certo in maniera retorica, ma più semplicemente per un fatto di purezza e senza alcun metodo artefatto. E’ un po' come rivivere il grande periodo dei Led Zeppelin, i Pink Floyd e altri artisti dal passato musicale storico. Quello che sento in giro dal punto di vista canoro e musicale, mi sembra molto omologato. Con questo non voglio creare nessuna polemica, tuttavia, opto sempre per un tipo di musica tra virgolette “vera”.
Leda, con questo brano torni a cavalcare l’onda sonora mediterranea nello stile del tuo primo periodo artistico. Cos’è che ti ha spinta a questo ritorno professionale?
“E’ dato dal fatto che avevo fatto diversi concerti in tutta Italia con chitarra e voce che mi portava al ritorno verso l’originalità attraverso la purezza della musica, senza evanescenti orpelli. E quindi quale occasione migliore di inserire questa tecnica nel mio primo disco? Il risultato è stato positivo, anche perché quando sentivo il mio pezzo trasmesso dalle radio, dai social e quant’altro è stato come una grossa emozione nel pensiero di buttarsi e crederci. E poi questo singolo ha un grande valore affettivo per me, in quanto dopo la perdita di mio papà è stato significativo del suo ricordo nei momenti che si sono focalizzati nel suo seguirmi sempre nel mio percorso artistico. Una figura affettiva che mi manca moltissimo e so che da lassù il mio Papi mi segue e mi è vicino. Per me questo disco rappresenta una forma di esorcizzazione verso la mia autostima, ritornando a promuovere un disco senza l’ausilio di promozioni costosi e vari progetti. Dentro questo singolo ci sono io, c’è la mia anima, c’è il mio momento di vita, c’è mio Papà”. A questo proposito ricordo che il mio “Sole, mare e vento” si può trovare in tutte le piattaforme digitali e chi ha il piacere di seguirmi lo può fare anche sulla mia pagina Facebook Lena Battisti Official, sul mio sito www.lena battisti.com e ancora su Spotify e Youtube”.
Per finire, Leda. Ma chi è veramente Leda Battisti, cantante, compositrice, ma soprattutto donna.
“In questo momento mi è davvero difficile rispondere a questa domanda che la ritengo molto profonda e intelligentissima. Penso che la vita sia come un romanzo pieno di pagine e in questo momento per me sia importante rinascere e uscire da questa situazione molto dolorosa. Quindi, in questo preciso momento, Leda è una donna che vuole riguardare alla vita come sole e vento, con quello sguardo al mare e a quell’orizzonte che è iconico di mistero ma anche di tanta poesia che ti riporta alla vita”.
Salvino Cavallaro, giornalista