mercoledì 19 marzo 2025

Il grande dono della piccola Milly

 




il 7 ottobre 2024, la mia piccola Milly se ne è andata per sempre dopo una malattia, il cancro, che per fortuna non l'ha fatta soffrire: solo un po' dimagrita e indebolita. Se ne è andata in un secondo dopo aver fatto le feste come ogni mattina: non è ciò che desideriamo per chi amiamo? Sia esso un essere umano o un animale da compagnia speriamo che il passaggio avvenga senza sofferenza. L'amore, il vero amore, dovrebbe essere volere il bene dell'altro. Non nascondo di aver pensato: “Come faccio? Come posso sopportare la sua assenza? Non voglio più soffrire”. L'egoismo si è fatto vivo, inutile nascondere questo aspetto di noi, soffrire per una perdita è straziante e più l'amore è stato grande più sarà difficile elaborare il lutto. Come ci ha insegnato Sigmund Freud, che tra l'altro amava i cani e la sua ultima cagnolina Sophie gli è stata vicina fino alla fine della sua vita anche sotto la scrivania durante gli incontri con i pazienti, dobbiamo
elaborare il lutto. Questo difficile e doloroso passaggio consiste in tre fasi: la fase di diniego in cui si rifiuta la realtà della perdita e si cerca di continuare a fare le stesse cose come se chi abbiamo perduto sia ancora qui, la fase di accettazione nella quale viene ammessa la perdita e la fase di distacco con la capacità di poter investire su altre persone, animali, interessi o attività. È un percorso obbligato se vogliamo superare il dolore e mantenerci in salute nel corpo e nella mente e poi verrà il giorno che un nuovo animale entrerà nella nostra vita senza per questo scordare l'animaletto che abbiamo perduto. I canili sono colmi di amici a quatto zampe che esseri umani spregevoli hanno abbandonato e noi con un atto d'amore dobbiamo adottare.

Ciò che in questi momenti tristi mi risuona in testa sono le parole di papa Francesco che critica chi ama cani e gatti e non mette al mondo bambini. La Chiesa si è premurata di dire che non bisogna distorcere le parole del Pontefice perché Lui mette al centro l'uomo poi vien tutto il resto. Credo invece che il tutto sia collegato e che l'amore non conosca confini se non quelli che noi gli diamo. La mia esperienza di oltre quarant'anni di vita con un cane mi ha insegnato che ci sono famiglie felici con figli e con un amico a quatto zampe amato come uno di casa; i cani non sono il sostituto di nessuno, occupano il loro posto nella nostra vita che è solo il loro. Sono innocenti, fedeli e amorevoli esseri che per chi crede ha creato Dio e per chi non crede sono un grande dono della Natura. Benedetto XVI mi capirebbe visto che amava e viveva con i gatti prima di salire al Soglio di Pietro.

Non dimenticherò mai la mia piccola dolce Milly, lei continua a vivere dentro me. È stata una straordinaria e insostituibile compagna di vita. Ho scritto questo articolo come testimonianza, per dire che amare un animale aiuta a diventare esseri umani migliori; sono convinta che se si imparasse, senza condizionamenti culturali, a voler bene agli animali, a rispettarli, a considerarli soggetti e non oggetti al nostro servizio, in quel caso nel mondo ci sarebbe meno violenza, abuso e guerra. La definisco Pet-love-Therapy da inserire nell'educazione sentimentale contro ogni forma di violenza, essa ha inizio guardando negli occhi un cane: se si riuscirà ad abbandonare ogni resistenza, saremo sulla buona strada.

 Maria Giovanna Farina (marzo 2025 @tutti i diritti riservati)

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