Sono molti i motivi che spingono milioni di persone a visitare tutti gli anni il celebre museo del Louvre di Parigi. E tante sono le opere di artisti italiani che risplendono al suo interno e gli donano una luce immortale. Tra queste, una delle più sublimi e ammirate è la scultura "Amore e Psiche" di Antonio Canova.
Amore e Psiche sono i protagonisti della storia narrata da Apuleio all'interno dell’opera “Le Metamorfosi”, ed è a loro che Canova si è ispirato.
Le due figure mitiche sono scolpite nel marmo eppure appaiono così vivide e calde da suscitare una sorta di pudore in chi le osserva. L'abbraccio avvolgente, i corpi intrecciati e perfetti, la tensione verso un bacio che sta per esserci ma non c'è ancora. Questa, a mio parere, è una delle opere più sensuali mai realizzate. L'ho sempre ammirata con atteggiamento estatico. Mi conquista l'estetica classica e perfettamente armonica, che richiama un'altra armonia, che è fonte di ispirazione e che dovrebbe essere più spesso meta del farsi umano. Meta non solo di ogni storia di vero amore, ma anche di ogni vicenda che coinvolge l'umanità, che è assetata di emozioni, di istinto, ma anche di razionalità. Una razionalità che non è fredda logica calcolatrice. La vera e autentica razionalità dell'anima è quella che nel suo percorso cerca il buono, il giusto, il bello. Il bene. E il bene è sempre frutto di un'integrazione.
Quella di Amore (conosciuto anche come Eros) e Psiche (o anima, in greco) è dunque una meravigliosa storia d'amore, forse la più grande. L'una senza l'altro non può esistere.
La favola di Amore e Psiche - val la pena di ricordarlo - racconta l'amore tra il dio Eros e la mortale Psiche, che supera le prove di Venere per ritornare dal suo amato, diventando poi immortale essa stessa. Sul finale, Amore salva, con un bacio, Psiche da un sonno profondo. Ed è questo momento magico che il Canova immortala: il bacio che sta per scattare, la redenzione, la pace, l'unione dopo la tempesta.
Dal punto di vista psicologico, Amore e Psiche simboleggiano l'unione tra l'istinto e la razionalità, e tracciano il cammino di crescita interiore, di evoluzione, e la lotta per raggiungere un equilibrio tra le diverse parti.
L'amore, inteso in senso universale, senza etichette e senza pregiudizi, è il motore che spinge a trasformarsi, a conoscersi, che rende consapevoli di sé, dell'altro e inaugura la guarigione. La guarigione del mondo.
Eleonora Castellano, docente e psicologa @tutti i diritti riservati - ottobre 2025
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