mercoledì 8 ottobre 2025

Amore e lacrime

 


Nel proprio intimo, ognuno desidera amare ed essere amato.

Non considerando il pianto come una reazione alla perdita di persone care, l’amore è una delle cause più frequenti per versare lacrime sia amare che dolci. Amore e lacrime sono un connubio presente in molti romanzi e film, cosiddetti “strappa lacrime”, tanto che una volta la bontà di un film era data dalla quantità di lacrime versate durante la sua visione. Gioia e dispiaceri amorosi sono parte importante e inseparabile del pianto per amore.

Chi non ha mai pianto per le pene d’amore? Credo proprio nessuno. Per amore si piange sia per la gioia di una conquista che per il dispiacere che una separazione inaspettata può arrecare e a volte si piange non tanto per la felice soluzione di una vicenda, ma per la tristezza di non aver amato quando era possibile farlo e per il senso di colpa da esso scaturito. E qui vale la pena di ricordare Freud quando parla di “Pianto di recupero” per indicare quelle lacrime che non sono state versate al momento giusto ma in seguito. Si può essere d’accordo o no su questa sua affermazione che va intesa in questi termini: esso si realizza quando un evento potenzialmente foriero di lacrime, non viene "capito" nel momento giusto, e l'eventuale pianto avviene in tempi successivi. Io sarei più propenso a credere che avviene in un secondo tempo non tanto perché non è stato capito ma perché in quel momento c’è un blocco emotivo tale da non permettere il pianto.

Il pianto ci può anche ricordare il nostro felice passato con la persona amata che ora non c'è più, non perché sia morta ma per il fatto che quando potevamo esprimere i nostri buoni sentimenti e comportarci con amore e bontà non l’abbiamo fatto..

Il traguardo di un amore è il matrimonio con la persona amata.

Ai matrimoni, di solito la sposa può sorridere oppure essere seria, ma difficilmente piange; piangono invece i genitori e i parenti della sposa che, interrogati sul motivo del loro pianto, immancabilmente dicono di essere felici per la ragazza che si è sposata, ma può essere invece che i genitori piangano perché la figlia non sia più in casa con loro e non possano più essere presenti nei momenti difficili per poterla aiutare.

Concludendo questo breve excursus posso dire che pianto e amore continueranno ad esistere come due amici, nemici, inseparabili. 

Max Bonfanti, filosofo analista @tutti i diritti riservati




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